ActionAid chiede registri pubblici che ti riportino la titolarità effettiva dei patrimoni
I Pandora Papers rivelano ancora una volta l'ampio uso dei paradisi fiscali e del segreto fiscale da parte di un’élite economica e politica: come ActionAid invitiamo i governi ad intensificare i loro sforzi per eliminare l’evasione fiscale. Sono passati cinque anni dai Panama Papers che hanno esposto gli oscuri rapporti fiscali tra uno studio legale con sede a Panama e o suoi clienti, e otto anni da quando il G20 ha imposto il processo BEPS, inteso a porre fine all'evasione fiscale e soddisfare le richieste di avere una giustizia fiscale equa.
Solo nel primo anno di pandemia, i miliardari hanno aumentato la loro ricchezza di 3,9 trilioni di dollari, mentre i lavoratori globalmente hanno perso guadagni per 3,7 trilioni di dollari. Con l’attuale aumento delle diseguaglianze, esacerbate dalla crisi del Covid-19, gli Stati hanno più che mai bisogno di regole fiscali eque e progressiste.
Julia Sánchez, Segretario Generale di ActionAid International ha dichiarato:
"È totalmente inaccettabile che i governi affermino di non potersi permettere assistenza sanitaria, un'istruzione di qualità o una transizione verde lontano dai combustibili fossili inquinanti, quando stanno permettendo che risorse così vaste vengano saccheggiate da élite ricche e politici corrotti. Queste pratiche ingannevoli sono facilitate dalle banche e dal settore finanziario che fungono da guardiani della segretezza nei paradisi fiscali.
"I Pandora Papers sono pronti a esporre ulteriori scandali fiscali, parlando di attori decisionali che utilizzano paradisi fiscali scadenti e delle scappatoie fiscali che i politici fingono che siano errori da correggere, piuttosto progettati appositamente. Ciò evidenzia più che mai la necessità di un'azione seria in materia di giustizia fiscale, compresa una maggiore trasparenza fiscale".
ActionAid chiede l’istituzione di registri pubblici sulla titolarità effettiva dei patrimoni, in tutte le giurisdizioni, conti ed entità, per fermare i truffatori che creano società di comodo per nascondere la ricchezza nei paradisi fiscali. Deve essere reso obbligatorio per i paesi scambiarsi informazioni vitali per contribuire a fermare questa pratica dannosa. La rendicontazione pubblica paese per paese dei pagamenti delle imposte sulle società e dei principali dati finanziari contribuirebbe a migliorare la trasparenza e a ridurre la segretezza che consente queste scappatoie. Un'aliquota minima globale dell'imposta sulle società del 25% sarebbe anche un modo efficace per impedire che il potenziale gettito fiscale sia nascosto nei paradisi fiscali.
Sánchez continua: "I Panama Papers, LuxLeaks e ora i Pandora Papers sono solo la punta di un iceberg che schiva le tasse. Se vogliamo evitare il destino del Titanic, dobbiamo cambiare rotta ora e chiedere giustizia fiscale una volta per tutte".
Note
ActionAid conduce da tempo una campagna sulla giustizia fiscale, delineando i modi in cui i governi possono sfruttare in modo equo e progressivo le entrate fiscali sia da individui facoltosi che da giganti aziendali. Più di recente, il rapporto di ActionAid "Mission Recovery: How Big Tech's Tax Bill could Kickstart a Fairer Economy", ha rilevato che tassare equamente solo cinque giganti della tecnologia della Silicon Valley potrebbe sbloccare 32 miliardi di dollari di entrate per vaccini o servizi pubblici.