Un centro per le donne che hanno subìto violenza.
Da oltre 30 anni combattiamo per un mondo senza ingiustizia nel quale ogni donna e comunità possa godere pienamente dei propri diritti, libera da violenza, povertà e disuguaglianza.
Nel distretto di Marracuene, abbiamo già costruito un centro di prima assistenza per le donne che subiscono violenza. Attualmente, l’ambulatorio riesce ad accogliere un’ospite per volta solo durante il giorno, costringendo le donne a tornare a casa loro la sera. Poterle proteggere e ospitare la notte, per un certo periodo, è la chiave di volta che completa il percorso di sottrazione alla violenza, che prosegue con il loro inserimento in corsi di formazione professionale, all’interno di una comunità di donne.
Con Raffaella Lebano, Socio e Membro del Comitato Direttivo di ActionAid Switzerland, ci siamo recati in Mozambico per raccogliere la testimonianza di Yolanda, responsabile del Centro antiviolenza. Dalle sue parole abbiamo subito capito che la situazione è disperata e che bisogna fare qualcosa.
Ci siamo quindi impegnati per ampliare il centro di Marracuene, con l’obiettivo di costruire due dormitori in grado di accogliere le donne vittima di violenza e i loro bambini e poter dare loro il supporto necessario per periodi prolungati.
Guarda il video di Yolanda presso il centro antiviolenza di Marracuene.
Il progetto di ampliamento del nostro centro antiviolenza.
Al momento, il centro si compone di un ambulatorio ginecologico per dare assistenza medica alle donne che hanno subito violenza domestica, avvalendosi inoltre di assistenti sociali per aiutarle a gestire la situazione e del presidio della polizia per fornire supporto nella fase di denuncia. Ma questo non basta. In Mozambico, 8 donne su 10 subiscono violenza. È necessario quindi ampliare il centro perché ogni donna possa vedere riconosciuti i propri diritti.
Il progetto prevede la costruzione di due dormitori, di cui uno già parzialmente finanziato, una cucina e una lavanderia per gli ospiti del centro. Con 8 nuovi posti letto a disposizione e i relativi servizi, potremo accogliere altre donne in pericolo e dar loro ospitalità anche nelle ore notturne.
La piantina del progetto di ampliamento del centro. In rosso, l’area di ampliamento del Centro, dove alle donne offriamo anche percorsi di formazione professionale, all’interno di una comunità femminile che le accoglie e protegge.
Budget di progetto
A novembre 2019, ci siamo recati presso il centro antiviolenza di Marracuene dove abbiamo incontrato Yolanda, oggi responsabile della struttura. Anni fa, Yolanda ha trovato lei stessa rifugio tra le mura del centro, dopo aver subìto ripetute violenze da parte del marito. Oggi, ci racconta dei suoi progetti e dell’importanza di dare un supporto continuativo alle donne che vivono la stessa situazione:
Yolanda
“Nella nostra zona, se sei ferita a seguito delle violenze che hai subìto e hai bisogno di cure, devi farti 10 chilometri a piedi per raggiungere l’ospedale più vicino; se poi vuoi denunciare l’accaduto, devi fartene altri 20 per arrivare al distretto di polizia.
È un percorso a ostacoli infinito e molte donne rinunciano. Per paura, per sfinimento e soprattutto perché non hanno un posto dove rifugiarsi. Dopo l’eventuale denuncia, dovrebbero infatti tornare a casa, dove la violenza è perpetrata. Come si fa, in queste condizioni?”
Raffaella Lebano
“Per conoscere di persona Yolanda e tutte le donne del distretto di Marracuene e aiutarle nel miglior modo possibile, ho preso zaino e block notes e, a novembre, sono partita per il Mozambico. Qui le donne lottano ogni giorno per cambiare il mondo in cui vivono, senza sapere dove fuggire, a chi chiedere aiuto, come proteggere i loro figli. Ecco perché la tua vicinanza è fondamentale.”