Mi chiamo Majang sono una ragazza indiana di 19 anni. Ho tre fratelli più giovani, di cui mi sono presa cura da quando mia madre è mancata. Avevo solo 10 anni allora, i miei sogni di bambina e una grande voglia di andare a scuola. La mia famiglia è sempre stata povera e la mancanza di mia madre ha cambiato completamente il nostro destino. Fin da piccola, insieme ai miei amici, andavo a vendere legna da ardere per racimolare qualche soldo, con cui poi compravo del cibo per casa.
Ho provato a frequentare la scuola ma, nonostante i grandi sforzi economici, eravamo così poveri che andavo in classe senza i libri. Mi vergognavo moltissimo di questo e saltavo le lezioni... Così, poco a poco, ho smesso definitivamente di studiare.
Data la situazione, mi sono trasferita da una zia, a Dimapur, una città in cui in molti migrano per trovare qualche opportunità. Donne e bambine, per lo più, cercano lavoro come domestiche o inservienti negli hotel. Lavorare sotto padrone spesso significa dover affrontare prevaricazioni, essere trattati male e sottopagati, ma quando ne hai già passate tante anche le scelte più dure sembrano darti una speranza.
Un giorno, però, sentii parlare di alcuni corsi di formazione organizzati da ActionAid e dall’associazione con cui collabora. Ho avuto un incontro in cui mi hanno aiutato molto a capire come avrei potuto dare una svolta alla mia vita. Così mi sono iscritta al corso e ho imparato a cucire, a cucinare piatti tradizionali e a tenere la contabilità. Andavo anche a dare una mano in un piccolo caffè gestito dall’associazione in un ospedale della zona. Ho imparato a gestire il compenso che ricevevo ogni giorno, modesto ma arricchito dalla gioia di aver trovato finalmente la mia strada e la possibilità di un’occupazione futura, di poter dare senso alla mia vita, soprattutto circondata dall’affetto di persone che mi avevano a cuore.
Ero una bambina timida, senza speranza, triste e arrabbiata per quello che la vita mi aveva riservato fino a quel momento. Oggi è tutto così diverso! Vedo chiaramente il futuro davanti a me, e ho fiducia in me stessa.
Ripartire, trasformare la mia vita com’è ora, davvero non lo avrei immaginato. Ma non è un sogno, è un cambiamento vero che in qualche modo staranno vivendo le altre 100 ragazze che, come me, hanno ricevuto sostegno emotivo e la possibilità di partecipare al corso.