Sono passati due anni dal terremoto che ha duramente colpito l’Emilia-Romagna, lasciando alle sue spalle un bilancio di 29 morti e circa 390 feriti, 58 Comuni e 900.000 abitanti coinvolti e danni per 11,5 miliardi di Euro. Un terremoto che si è tristemente guadagnato, in termini di danni economici, il terzo posto nella classifica delle calamità naturali dell’anno 2012 e il nono in quella dei peggiori terremoti tra il 1900 e il 2014. Nel maggio 2012, in collaborazione con Wikitalia, Openpolis, Regione Emilia-Romagna, ANCI e Anci Tel, ActionAid ha impiegato le proprie energie e competenze per avviare Open Ricostruzione’: un progetto nato con il duplice obiettivo di contribuire a una ricostruzione trasparente dei Comuni colpiti dal sisma e di coinvolgere le popolazioni colpite nell’analisi della gestione degli appalti per la ricostruzione di edifici pubblici, in condivisione con istituzioni e reti di cittadini tramite l’uso dei social network. A due anni dal sisma ActionAid presenta un rapporto che ricostruisce le prassi utilizzate per l’emergenza, evidenziando l’importanza di esperienze e strumenti per una ricostruzione trasparente e partecipata.