E la terza edizione del rapporto realizzato da ActionAid per valutare i progressi dell’Italia a fronte degli impegni internazionali sottoscritti per rispondere all’HIV/AIDS nei Paesi in via di sviluppo. Questo rapporto esamina l’adeguatezza degli stanziamenti finanziari e delle iniziative del nostro Paese per garantire un maggiore accesso alle terapie salvavita. Ogni promessa è debito’, indica che dal 2000 fino al settembre 2007, l’Italia ha impegnato 552.508.501[1] euro per combattere HIV e AIDS.Nell’Africa sub-sahariana, si riversa il 95% delle risorse bilaterali dell’Italia - pari a solo circa 57,3 milioni di euro ripartiti su 22 Paesi. Al primo posto si trovano Sudafrica e Kenya, con 9,6 e 7 milioni di euro stanziati in otto anni. Il rapporto lamenta per l’Italia l’assenza di un documento strategico pluriennale che chiarisca i termini dell’approccio italiano alla lotta all’HIV/AIDS nei Paesi in via di sviluppo (PVS);la frammentazione geografica degli interventi a sostegno dei sistemi sanitari; l’assenza di impegni finanziari pluriennali per far fronte alla pandemia; il sostanziale disinteresse istituzionale riguardo alla questione della disponibilità delle terapie a prezzi contenuti.Ogni promessa è debito chiede al Governo italiano di: avviare una consultazione interministeriale per l’adozione di un piano strategico che indichi il contributo italiano per assicurare l’accesso alle cure per l’HIV /AIDS; predisporre uno strumento legislativo ad hoc che renda certo e prevedibile l’impegno di 4 miliardi di dollari per la lotta alle tre pandemie in dieci anni; aumentare gli stanziamenti destinati al settore sanitario nei Paesi dell’Africa sub-sahariana, rendendoli equivalenti a quelli per l’HIV /AIDS; sostenere il rafforzamento dell’industria di farmaci generici nei Paesi in via di sviluppo, promuovendo partnership e trasferimento di tecnologie, anche attraverso il sostegno finanziario alle società a partecipazione mista.