La quarta edizione della ricerca di ActionAid L’Italia e la lotta alla povertà nel mondo: 2010 Cala il sipario valuta progressi dell’Italia nel mantenimento degli impegni presi per la cooperazione pubblica allo sviluppo. Nel 2010 la cooperazione italiana migliora per alcuni aspetti che non implicano costi per le finanze pubbliche, a partire dalla destinazione degli aiuti, fino ad alcuni significativi passi in avanti sul tema della loro efficacia.Nell’anno della Presidenza G8, l’Italia è l’ultimo donatore in termini di generosità, superato perfino da paesi dalle finanze pubbliche più instabili come Grecia e Portogallo. L’Italia ha ridotto di un terzo il volume dei suoi aiuti. Questa contrazione rischia di essere letta come il segnale del disinteresse italiano verso le difficoltà che stanno vivendo i Paesi in via di sviluppo. La mancanza di risorse finanziarie fa pesare le sue conseguenze su quelle aree che dipendendo dalla dimensione finanziaria. L’analisi ha valutato la cooperazione italiana anche dal punto di vista di membri rappresentativi della società civile dei paesi dove l’Italia ha maggiormente investito negli ultimi anni, Mozambico, Libano e Afghanistan. Inoltre ha incluso la seconda edizione della classifica dei 40 Parlamentari italiani più attivi in materia.Nel 2010, ActionAid divide le raccomandazioni in due gruppi:1) raccomandazioni di visione, rivolte alla politica, che puntano a superare gli attuali limiti, incluso quello finanziario2) raccomandazioni a costo zero che l’amministrazione deve continuare a perseguire per dimostrare l’impegno genuino a garantire il massimo miglioramento possibile.Interviste ai politici