Invisibilità che non solo riguarda il lavoro non retribuito svolto all’interno delle famiglie per lo più dalle donne, ma che ha impatto anche sulla condizione lavorativa di chi è impiegato nel settore dei servizi alle famiglie, soprattutto donne migranti.
Esistono, tuttavia, esempi di interventi a livello pubblico e privato volti a diminuire le disuguaglianze di genere in questo campo. ActionAid ha analizzato il ruolo delle istituzioni e delle aziende, portando esempi di pratiche implementate a livello europeo, nazionale e locale per favorire l’uguaglianza tra donne e uomini.
Il rapporto include inoltre un’indagine sull’uso del tempo nelle Province di Torino, Padova e Treviso, Firenze e Napoli, che fa emergere le differenze nella quantità di tempo che donne e uomini dedicano ad attività come il lavoro di domestico e di cura , la formazione e il lavoro retribuito.La ricerca ha permesso di rilevare che benché esistano buone pratiche, non tutte sono replicabili o portano agli stessi risultati a prescindere dal contesto.
Allo stesso tempo però vi sono strumenti utili e imprescindibili per l’efficacia degli interventi, tra questi la disponibilità di raccolte sistematiche di dati disaggregati per sesso, gli interventi sull’istruzione al fine di agire sugli stereotipi di genere e la partecipazione dei cittadini e delle cittadine in processi che informino le politiche e gli interventi sul territorio.La pubblicazione include contributi e testimonianze di alcune donne ricercatrici, manager di aziende, sindacaliste che promuovono l’uguaglianza di genere sul piano economico all’interno del proprio ambito.