A seguito della crisi indotta dalla crescita dei prezzi dei prodotti alimentari del 2007-2008 ha preso corpo un aumento degli investimenti in terra per realizzare coltivazioni agricole nei Paesi in via di sviluppo.Un esempio emblematico è quello del Senegal dove, proprio a partire dal 2008, diverse aziende italiane hanno cercato di investire per ottenere il controllo su una superficie complessiva di 145.000 ettari (poco meno dell’intera Provincia di Milano), che rappresenta il 3,8% della superficie agricola coltivabile del Paese.Una delle aziende è la Tampieri Financial Group Spa, una grande holding familiare con sede a Ravenna che produce olio alimentare ed energia rinnovabile da biomasse. Attraverso la sua controllata senegalese, Senhuile SA, a partire dal 2011, sta investendo nel nord del Senegal per realizzare coltivazioni agroalimentari, tra cui semi di girasole.